Mario Arlati: Muri e Stracci: la Materia diventa Arte, Venezia
Mario Arlati trae ispirazione dall’ambiente che lo circonda: nei colori, nella materia, nella luce.
L'artista trae ispirazione dall'ambiente circostante, dai colori e dalla materia, avvicinandosi allo spirito dell'Arte Povera. La sua arte si caratterizza per la gestualità e la reinterpretazione degli strumenti, utilizzando oggetti riciclati per trasformarli in opere d'arte.
Il ciclo pittorico "Muri" si concentra sulla ricerca emozionale attraverso l'uso del colore e della percezione sensoriale. Le tele raffigurano monocromi materici che riproducono l'aspetto ruvido e crepato dei muri sferzati dal vento, dando vita a una pittura carica di possibilità emotive, che invita lo spettatore a esplorare tra le crepe e gli strati materici.
Nella serie "Trapos" (Stracci), Arlati manipola la materia attraverso assemblaggi di tessuti macchiati di colore, creando opere stratificate, che rappresentano impressioni ed esperienze della vita.
La serie "Incomplete Flags" è un omaggio all'artista Jasper Johns ed esplora il dialogo tra artista e spettatore. Le bandiere, simboli riconoscibili di potere e cultura, sono lasciate volutamente incomplete, spingendo lo spettatore a completare l'opera con il proprio sguardo e intuizione, conferendo al processo di interazione un ruolo fondamentale nell'esperienza artistica.
L'arte di Mario Arlati sfugge a definizioni stilistiche rigide. I suoi dipinti sono terre, natura e paesaggi che si lasciano intravedere attraverso crepe e fessure, mostrando il colore e la vita che li abita.