Julio Larraz: Venezia
Tori e squali, leoni e belve sono metafora di un potere cinico e inarrestabile nella cultura romantica, ma nei dipinti di Julio Larraz, pittore cubano che da oggi espone alla Galleria Contini di Venezia, si innalzano a simbolo di denuncia della sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Queste immagini bidimensionali, dal forte accento caricaturale e surrealista, mostrano il lato fragile e l’inconsistenza dell’autorità. La leggerezza del «ridicule» direbbero gli illuminati francesi: il sarcasmo e l’ironia sono il mezzo con cui Larraz combatte abusi ed eccessi del potere. Immagini dai toni accesi dove i soggetti rappresentati appaiono decentrati rispetto l’osservatore, che è invitato a guardare oltre e a sorridere criticamente, insieme al pittore, dei potenti. Libero da schemi politici e ideologie, Julio Larraz punta un soggetto e armato di pennello lo tratteggia in modo parodistico, a volte grottesco, svelandone vizi e fragilità.