Omaggio a Julio Larraz: Venezia
Il linguaggio espressivo di Larraz, singolare, visionario e fantastico, comune a tutte le sue opere, genera nello spettatore un senso di attesa verso qualcosa di inespresso.
Julio Larraz è un artista poliedrico, la cui straordinaria genialità compositiva è il frutto di una commistura di linguaggi espressivi, i quali affondano le loro radici nell'ampio panorama artistico contemporaneo. L'assolutismo compositivo dei suoi soggetti, che appaiono quasi come dei racconti privi di una reale dimensione, rimanda alla lezione surrealista e metafisica dei grandi maestri, in cui l'espressione di un concetto viene affidata all'allegoria, al simbolismo ed al mondo onirico. All'apparente quiete che caratterizza tanto i paesaggi marini quanto le architetture (abitate o disabitate che siano) fa eco l'angosciante, ma sempre delicato, realismo americano. La solitudine dei luoghi è intesa come spazio in cui perdersi per mai più ritrovarsi. I trascorsi professionali di Larraz come caricaturista presso importanti testate giornalistiche hanno invece contribuito a fomentare il suo senso dell'ironia nei confronti del mondo della politica. Una pittura mordace la sua, sicuramente influenzata dalle sofferte ed intricate vicende politiche del suo paese d'origine: Cuba. Ossessioni e debolezze di uomini e donne di potere sono rese attraverso proporzioni dilatate, equilibri capovolti e immagini irreali fortemente evidenti. Al di là della varietà e molteplicità dei suoi temi, che mai si ripetono, ciò che colpisce nell'opera di Julio Larraz è l'utilizzo del colore: esso è reso mediante ampie campiture che rendono materici i soggetti raffigurati e conferiscono un ruolo autonomo e attivo alla loro corporeità.