Igor Mitoraj: Sculture 1983-2005, Venice
La luce di Venezia e le opere senza tempo di Igor Mitoraj, un incontro importante da cui nasce una mostra, dal 24 settembre alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro e in altri luoghi della città.
Il dialogo tra l’artista e il tempo, tra il classico e il moderno, temi ricorrenti nella sua opera, sembra volgersi verso Venezia e dipanarsi nel cuore della città.
Le opere esposte, 25 disegni inediti e 21 sculture, 16 delle quali monumentali, delineano una mostra il cui percorso artistico attraversa l’intera città, da Campo Santo Stefano, a Santa Maria del Giglio, sino all’aeroporto Marco Polo. Ogni pezzo esposto è un viaggio a ritroso verso l’archetipo, un rivelazione della lotta tra la bellezza e il tempo.
Le forme spezzate o “precipitate” di Mitoraj non sono un’opera iconoclasta, ma il racconto inevitabilmente frammentato e frammentario di quello che non c’è, di come la storia del bello, dalla Grecia in poi, sia la storia di un allontanamento.
Il confronto dell’opera di Mitoraj con Venezia sembra quasi inevitabile, e la prosecuzione del percorso espositivo in città (Santa Maria del Giglio, Campo Santo Stefano, San Vidal, Canal Grande e, a Mestre, San Giuliano, il Centro Civico e l’Aeroporto) suscita l’emozione di una scoperta.
Una mostra dunque in cui tempo e materia si incontrano, pensata da Mitoraj per Venezia e per rendere ancora più intensa la sensazione di smarrimento che regala il decadimento di ciò che è eternamente bello.