Igor Mitoraj: Angeli, Pisa
Ancor prima di iscrivermi all'Accademia delle Belle Arti di Cracovia, vagando per le strade della città, arrivavo spesso a salire la collina su cui sorge il Castello di Wawel.
In quel luogo incantevole che domina Cracovia, tanti artisti venuti dalla lontana Toscana, come Bartolomeo Berrecci, avevano lasciato chiare tracce del genio rinascimentale che li animava.
Ai miei occhi d'adolescente, quele tracce apparivano come l'ideale di "bellezza" che veniva dall'ltalia, nell'osservarli vi scoprivo gli inconfondibili segni dello straordinario passato di quel paese, dove la Grecia Antica e la Roma Imperiale confluivano in un unico grande cratere mitologico, in continua e meravigliosa ebollizione.
Pisa e il suo "Campo dei Miracoli" sono stati per me luoghi a lungo sognati, nel mio sentire, in quel "Campo" l'arte aveva raggiunto il suo pieno compimento e la sua promessa di eternità
A distanza di tempo, posso dire che l'aver compiuto il viaggio opposto, dalla Polonia alla Toscana, fu come obbedire a un disegno di cui mi sfuggivano i contorni, ma di cui avvertivo il senso.
Quando mi è stato proposto di esporre a Pisa, nella Piazza dei Miracoli, mi sono sentito nuovamente l'adolescente che saliva la collina del Wawel in cerca di bellezza.
Non posso che sentirmi felice e al tempo stesso onorato nel vedere le mie opere poste accanto ai capolavori che da secoli, in questo luogo, testimoniano la fede degli uomini e la loro straordinaria capacità di rappresentarla.
Ringrazio sentitamente tutti coloro i quali, con il loro impegno, hanno reso possibile questo "miracolo".
Igor Mitoraj