Fabio Aguzzi: Isole, Cortina d'Ampezzo
Al di qua e al di là della barriera corallina lacqua muta incredibilmente di colore, Passa dai tenerissimi azzurri al cobalto più profondo, fino a caricarsi di toni smeraldini. È qui, in questi magici passaggi cromatici, che la pittura si misura con la fotografia. Ed è qui che, in maniera perentoria, esce allo scoperto Fabio Aguzzi. Lo conoscevamo come squisito pittore. Anzi: lo avevamo "battezzato", se così si può dire, quando ci aveva ammannito le prime Venezie avvolte in un'atmosfera romantica. Poi eravamo rimasti ammirati di fronte alla miriade delle sue ceste: sempre simili eppur sempre diverse, con quelle tinte paglierine lievemente ocrate. E che dire delle sue sigarette ingigantite dalla fantasia? Oppure di quei giocattolini che sfidavano il nostro immaginario infantile? Ora eccolo alle prese con le Maldive. Una sfida, un rischio letale. Che lui ha superato in maniera clamorosa: senza nascondersi, senza scavalcare le difficoltà insite nel tema del paesaggio esotico.