Fabio Aguzzi: Il mistero della luce, Museo di Sant'Apollonia, Venezia
Fabio Aguzzi dipinge come respira. Tele e pennelli, sigari e whisky condividono i suoi giorni e le sue notti solitarie, compagni silenziosi di un'ode cromatica che egli compone all'infinito per il suo unico amore, la sua musa eterna: la luce.
"Quando Fabio Aguzzi dipinge, si lega ad un tema che interpreta come una sfida. Giocattoli come ricordi d'infanzia, cesti ricolmi di frutta e di fiori, sedie, sigari, scope e spazzole come capelli di donna, oggetti d'uso comune, tazze, tutto è materia da lavorare per questo "serial painter", poiché è la luce che conta prima di tutto. "L'idea si coglie da un colore, un odore, l'espressione di qualcuno nella strada" per colui che riconosce come suoi maestri i pittori della luce, fiamminghi e toscani."